Ma che Razza di Umani è il luogo che intercetta persone che migliorano il mondo – o perlomeno il pezzo di mondo che abitano – e che lo fanno operando nel sociale in vario modo.
Loro sono:
– professionisti del dono come Valentina Martano, direttrice della raccolta fondi di AISM
– volontari come Cristina Campanini, presidente dell’associazione Aiutility
– persone come Giansandro Barzaghi, professore e già assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Milano che ha portato a Milano il modello delle Scuole Popolari, nonché fondatore dell’associazione Non Uno di Meno che a Milano con i ragazzi delle scuole medie e superiori fa miracoli.
Tutto questo sempre con il prezioso contributo sul fundraising di Non Profit Factory insieme a Giulia Barbieri.
Ma che Razza di Umani collabora con Non profit Factory per garantire la qualità di contenuti aderenti le specificità non solo valoriali, ma anche professionali del mondo sociale (chiamalo se vuoi non profit o meglio ancora terzo settore).
Non Profit Factory è il pink team di professioniste del terzo settore che dal 2013 accompagna organizzazioni, donatori e aziende in un percorso che, attraverso donazioni e comunicazione, rende sostenibili le buone cause delle organizzazioni non profit.
In questa puntata Giulia Barbieri, co-fondatrice di Non Profit Factory insieme a Veronica Manna, consiglia su come capire se un ente del terzo settore sia degno di fiducia e quindi dell’attenzione dei cittadini che vogliono contribuire a una buona causa sociale.
Giulia è una umana che ha deciso di mettere a frutto la sua professionalità per il bene comune, aiutando tante organizzazioni non profit a rendersi sostenibili tramite le donazioni e lo fa anche con Non Profit Factory.
Valentina Martano, direttrice della raccolta fondi di AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, partendo dalle motivazioni che l’hanno spinta, fra i tanti lavori che poteva svolgere nel profit, a scegliere invece il mondo del sociale, spiega la sua visione di fundraiser (ossia chi si occupa di rendere sostenibile un’organizzazione del terzo settore attraverso la raccolta fondi): «Gli enti del terzo settore o organizzazioni non profit sono vere e proprie aziende dal punto di vista organizzativo; la vera differenza sta nella loro finalità, ossia nello scopo per cui operano. Ma il processo lavorativo è simile, in quanto anche una onp, per essere sostenibile, deve ottimizzare i costi e il lavoro delle persone, deve anche garantire trasparenza, non può sottrarsi dal redigere un budget e un bilancio, oltre a dover monitorare tutte le proprie attività. Una onp, in più rispetto a una azienda, ha ben chiara l’importanza dei valori intangibili come la trasparenza, la relazione, la generatività, la sostenibilità, l’inclusione… che oggi anche il profit sta scoprendo. Oggi infatti il mercato, ossia i consumatori (cioè noi), chiede un impegno etico anche alle aziende. Non si tratta di mero greenwashing o inclusionwashing, bensì di un impegno concreto e credibile per un reale sviluppo sostenibile che vede profit e non profit camminare nelle stessa direzione».
La comunicazione di AISM con Valentina Martano mette al centro il contenuto «che viene guidato dai dati e consegnato alla community in modo che possa essere accolto e compreso, mantenendo sempre la coerenza e la profondità del messaggio. Un lavoro sulla comunicazione di questo tipo permette di condividere la nostra mission in tutti i suoi aspetti. Non tutti, infatti, sanno che AISM non solo si occupa della cura delle persone con sclerosi multipla con le sue 96 sezioni territoriali e i 16 coordinamenti regionali. Bensì è anche il primo finanziatore della ricerca scientifica sulla SM in Italia e nel resto nel mondo, oltre a occuparsi anche dei diritti delle persone con SM. Non solo la cura, infatti, ma anche le ricerca scientifica è un diritto».
Un esempio di questo approccio alla comunicazione sociale è la campagna PortrAIts che ha voluto far conoscere i sintomi invisibili della sclerosi multipla attraverso una comunicazione visuale con l’uso dell’AI.
l sociale (chiamalo se vuoi non profit o meglio ancora terzo settore) non può fare a meno del volontariato che la Costituzione Italiana definisce come una delle più alte forme ed espressioni di cittadinanza.
Ma che Razza di Umani intercetta cittadini che si rendono protagonisti di azioni solidali. A loro chiediamo: Ma chi te lo fa fare?
In questa puntata conosciamo Cristina Campanini, presidente dell’associazione Aiutility.
Lui ha insegnato 40 anni. Ha portato a Milano il modello delle Scuole Popolari ed è stato assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Milano. Quando è andato in pensione ha pensato bene di… continuare a darsi da fare. E così ha fondato l’associazione Non Uno di Meno che a Milano con i ragazzi delle scuole medie e superiori fa miracoli. Lui è Giansandro Barzaghi.
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Ma che Razza di Umani è il videopodcast che intercetta e racconta chi opera nel sociale (non profit o terzo settore), agendo ogni giorno per migliorare il contesto che abita. È un progetto editoriale di Spazio Umano APS e si propone di essere un luogo che favorisce il contatto tra bisogni e risposte.
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