Giovanna Ferrante è l’ideatrice e la presidente della Fondazione Renata Quattropani, ed è anche una giornalista legata fortemente alla sua città, ha scritto per Il Giorno ed è stata una delle voci di Radio Meneghina.
Fondazione Renata Quattropani è connessa strettamente alla famiglia della fondatrice, più in particolare è intitolata a sua madre, vittima di leucemia linfatica cronica, per 27 anni asintomatica, e poi fulminante.
Giovanna decide di dar vita alla Fondazione intitolata alla madre per promuovere e sostenere la ricerca sulla leucemia linfatica cronica. Tramite l’innovazione della ricerca scientifiche e prendendo spunto dalle pratiche cliniche made in USA e UK, la fondazione promuove, prima in Italia, un nuovo programma di medical coaching.
Il medical coaching permette a gruppi di persone con patologie oncologiche di essere seguite da un professionista con incontri bimestrali che li supporta e li rieduca a «dire si alla vita!». I pazienti possono essere accompagnati dal loro caregiver. Si tratta di un percorso che aiuta in modo concreto a recuperare la propria sicurezza e il proprio equilibrio, attraverso la presa di consapevolezza della propria identità che non deve essere totalmente subordinata o addirittura cancellata dalla malattia.
Visti i risultati ottenuti negli anni la Fondazione ha allargato il suo ambito di competenza prima all’oncoematologia a carattere cronico e poi alla senologia su richiesta dell’ospedale Fatebenefratelli.
La Fondazione attiva anche un progetto per gli studenti specializzandi in medicina. Si tratta di un corso per aiutare i futuri medici a comunicare ai pazienti in modo ‘umano’, ossia attraverso l’ascolto attento dei bisogni e la restituzione di risposte realmente attente alle peculiarità della persona e alla vulnerabilità che la malattia comporta.
Giovanna sostiene che purtroppo, ma anche per fortuna, a causa della Pandemia, si è creata una vera e propria rete di contatti tra le istituzioni ospedaliere come il San Raffaele, il Policlinico di Milano, l’Istituto Nazionale dei Tumori e altri ospedali fuori Milano.
Inoltre l’aiuto della Fondazione si diffonde anche online, arrivando anche chi vive a Firenze, Roma e Palermo.
Alla domanda conclusiva: «Cosa ti danno le persone che si rivolgono alla Fondazione?» Giovanna risponde che le hanno ridato sua madre, viva e attiva.
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