Elisa Bonini, consulente in comunicazione, fundraising e pubbliche relazioni, si impegna a rendere il mondo un posto migliore grazie alla cultura e all’arte, perché «il fundraising è un atto di civiltà».
“Se cresci tu, cresco anche io” è il motto dell’umana di questa puntata. Le persone sono proprio la sua passione, ecco perché ha deciso che il sociale (chiamalo se vuoi non profit o terzo settore) doveva essere il suo lavoro.
L’altra sua passione è l’arte, perché ha un impatto sociale. Pensiamo a come il covid ci ha insegnato che senza cultura non possiamo stare bene. Curare il nostro patrimonio artistico e culturale significa dunque curare noi stessi, ma tutto questo va aiutato perché sia sostenibile.
Ma che Razza di Umani collabora con Non profit Factory per garantire la qualità di contenuti aderenti le specificità non solo valoriali, ma anche professionali del mondo sociale (chiamalo se vuoi non profit o meglio ancora terzo settore).
Non Profit Factory è il pink team di professioniste del terzo settore che dal 2013 accompagna organizzazioni, donatori e aziende in un percorso che, attraverso donazioni e comunicazione, rende sostenibili le buone cause delle organizzazioni non profit.
Giulia Barbieri oggi ci spiega il rapporto tra fundraising e cultura portando l’esempio dell’Archivio dei Diari e della campagna di comunicazione attivalamemoria.
Ma che Razza di Umani è il videopodcast che intercetta e racconta chi opera nel sociale (non profit o terzo settore), agendo ogni giorno per migliorare il contesto che abita. È un progetto editoriale di Spazio Umano APS e si propone di essere un luogo che favorisce il contatto tra bisogni e risposte.
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