Per la prima volta viene riconosciuto il giornalismo sociale

Per la prima volta in una pubblicazione per l’esame da giornalista viene riconosciuto il giornalismo sociale come genere.

È disponibile Diventare giornalisti – Manuale per il praticantato e l’esame di Stato (Carocci), nato dall’esperienza del master di Giornalismo dell’Università Lumsa, una delle scuole post-universitarie che in Italia consente l’accesso diretto all’esame di Stato per diventare giornalista professionista. Mancava infatti uno strumento unico e generale per aiutare gli aspiranti giornalisti ad affrontare la complessità della professione.

Eppure questa non è una grande notizia!

Il volume ovviamente tratta tutti gli aspetti della professione giornalistica: le tecniche di scrittura, la legislazione, la deontologia, la storia del giornalismo, gli elementi di diritto, gli organismi di categoria, la gestione delle imprese editoriali. E poi c’è la parte pratica, perché non esiste un solo giornalismo, ma tanti giornalismi, come quello politico, economico, d’inchiesta…

La vera notizia è che un intero capitolo – per la precisione il trentesimo – è dedicato al  giornalismo sociale che «dovrebbe contaminare i vari generi, in un approccio olistico alla lettura del mondo» ha dichiarato il curatore del volume e direttore del Master, Carlo Chianura.

Come spiega Stefano Trasatti, fondatore e primo direttore del Redattore Sociale, nonché curatore del capitolo sul giornalismo sociale: «La cassetta degli attrezzi del giornalista sociale contiene 4 principi: la “gerarchia invertita” delle fonti che mette gli operatori di base prima di quelli ufficiali e i tecnici e gli esperti prima dei politici; la ricerca e il buon uso dei dati che nel sociale generalmente scarseggiano; un surplus di attenzione al linguaggio e la conoscenza della principali leggi sui temi sociali. E poi c’è un quinto principio imprescindibile che si può riassumere nello slogan ‘imparziali ma non indifferenti’. Il giornalismo sociale contiene un aspetto etico, è una questione di equilibrio tra obiettività e presa di posizione».

I proventi, d’accordo con gli autori dei capitoli, andranno a due realtà impegnate nella libertà di informare: Ossigeno per l’Informazione, l’associazione che monitora e difende i giornalisti minacciati dalla criminalità e dalle querele temerarie, e Comunità di Capodarco, che edita l’agenzia di stampa Redattore Sociale.

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