Sono undici le donne protagoniste della graphic novel Donna e antimafia, curata dalla scrittrice Valeria Scafetta, in collaborazione con Avviso Pubblico, che si occupa di legalità e contrasto alla corruzione, insieme a Regione Lazio.
Il libro nasce principalmente come un progetto rivolto alle scuole e ai ragazzi: «Con Donne e antimafia abbiamo sdoganato il fatto che la lotta contro le mafie debba essere qualcosa di obbligatoriamente virile, in cui serve un coraggio quasi non umano» dice Valeria Scafetta. «Vogliamo dimostrare che ognuno può avere un proprio ruolo all’interno del contrasto contro le mafie e contro chi cerca di colpire i valori che sono alla base della nostra comunità come solidarietà e condivisione».
Per svincolare questo stereotipo è stato utilizzato il ruolo di quelle donne che si occupano della difesa della legalità in territori dove non è semplice farlo.
«Abbiamo proposto ai ragazzi queste storie per dimostrare loro che è possibile, essendo donne, intraprendere carriere che vengono descritte come appannaggio degli uomini. Abbiamo trovato dieci donne, che poi sono diventate undici con la ristampa, e abbiamo cheisto loro di raccontare la propria storia in modo semplice e appassionato».
Hanno saputo mostrare l’impegno quotidiano contro la mafia per una vita libera.
«Abbiamo avuto l’opportunità di raccontare la storia di suor Carolina Iavazzo, che accompagnò don Pino Puglisi nel suo lavoro nel quartiere Brancaccio di Palermo, e che ha continuato a portare l’insegnamento di don Pino Puglisi in Calabria, dove guida un centro che accompagna ragazzi e ragazze verso un futuro equo e libero dalle mafie».
La lotta contro le mafie non si combatte con il coraggio dei supereroi, ma con la volontà dei cittadini comuni che vogliono vedere rispettati i valori della costituzione.